CASAGIT SALUTE, APPROVATO IL BILANCIO 2023*

Approvato dall’Assemblea nazionale della Casagit Salute svoltasi a Roma il 18 e 19 giugno, il bilancio 2023 della Mutua. Il conto economico del 2023 si chiude in negativo per 4 milioni 346mila di euro. Il risultato della gestione caratteristica, data dalla differenza tra le voci di entrata (contributi e altri Proventi) e quelle di uscita (prestazioni e altri costi) di competenza dell’anno, evidenzia un disavanzo di 5,128 milioni di euro, mentre quello della gestione extra caratteristica, costituito dalla somma algebrica di sopravvenienze attive o passive (proventi e oneri straordinari riferiti ad anni precedenti), proventi finanziari e imposte, risulta positivo per 781 mila euro. 

Pur avendo già stimato un aumento significativo dei costi per la spesa sanitaria rispetto al 2022, il risultato finale peggiora rispetto alle previsioni di inizio anno e alle tendenze rilevate in fase di aggiornamento del preventivo. A consuntivo, nel complesso delle prestazioni, l’aumento è stato del 4,5 per cento. Il peggioramento del dato di spesa rispetto alle previsioni è principalmente imputabile, alla voce dei ricoveri (+9,2 % rispetto al 2022) del piano sanitario Casagit e in particolare di quelli in forma diretta. 

Tutte le altre spese e accantonamenti risultano nel complesso lievemente inferiori rispetto alle stime di inizio anno, confermando una tendenza già rilevata in fase di aggiornamento del preventivo, attestandosi su un valore di 12,9 milioni. 

Il livello delle entrate contributive del 2023, di poco superiore agli 81,5 milioni di euro, risulta anch’esso superiore alle stime iniziali. Questo soprattutto grazie a una previsione di entrate contributive proveniente dalla popolazione giornalistica contrattualizzata, in aumento dello 0,9% rispetto al dato esposto nel bilancio del 2022. Per questa voce di bilancio, anche in fase di consuntivo, siamo costretti a parlare di dato previsionale, ancorché attendibile, dal momento che il nuovo sistema delle denunce non è ancora entrato a regime per tutte le aziende editoriali che inviano contributi per assistenza sanitaria alla Mutua. 

Nel 2023 abbiamo, per il piano sanitario Casagit, il rapporto tra spese per le prestazioni ed entrate contributive è pari al 91% (in aumento rispetto al 2022 dove era già pari a ll’89%) quindi molto al di sopra del valore di equilibrio che dovremmo rispettare per garantire le coperture delle spese di funzionamento di tutta la nostra organizzazione centrale e periferica, pari all’85%. 

I risultati in termini di nuove iscrizioni e di sostenibilità dei piani sanitari aperti non sono ancora in grado di ammortizzare le sempre maggiori spese della popolazione storicamente assistita. 

Il patrimonio netto dell’ente, ammonta ora a poco più di 16,6 milioni di euro. I dati sopra illustrati evidenziano come nonostante il risultato negativo del bilancio 2023, la consistenza dello sato patrimoniale garantisca ancora solidità e protezione alla Mutua da rischi di sopravvenienze negative. Una consistenza patrimoniale che consente di poter affrontare senza affanni le operazioni di risanamento del piano sanitario Casagit, avviate in corso d’anno e che troveranno applicazione a partire dal 2025. Il patrimonio della Mutua, è ancora capiente, tuttavia, è sempre più vicina la soglia dei 13 milioni di euro, pari al capitale iniziale destinato alla Mutua al momento della trasformazione. 

Il 2023 ha dimostrato, come abbiamo visto, che il flusso contributivo generato dal contratto collettivo nazionale dei giornalisti ha ancora una sua tenuta ma non è più in grado di sostenere tutti i meccanismi di solidarietà che operano a beneficio non solo della categoria ma anche dei loro famigliari. Questi ultimi, ricordiamo, costituiscono il 47% della popolazione assistita ma la loro contribuzione incide solamente per meno del 12% rispetto al totale. Questa, pertanto, sarà senza dubbio un’area nella bilancio Casagit quale intervenire. 

Sul versante delle prestazioni riscontriamo un aumento generalizzato su tutte le voci di prestazioni di natura sostitutiva rispetto al Servizio sanitario nazionale, in particolare sui ricoveri il dato più preoccupante. Si afferma pertanto la necessità una immediata revisione strutturale del piano sanitario Casagit sia per quanto riguarda i meccanismi di contribuzione basati sul principio di solidarietà sia per quanto riguarda la flessibilità delle norme che consentono un ricorso alle prestazioni sanitarie senza limitazioni, in particolare quelle di natura sostitutiva e di frequenza. Una revisione che comunque non prevede tagli lineari e ritocchi verso il basso del tariffario. Il nuovo impianto normativo del piano sanitario Casagit, considerando l’iter di analisi, elaborazione delle proposte da parte del gruppo di lavoro già istituito allo scopo dal Consiglio e la conseguente approvazione, non potrà ragionevolmente entrare in vigore prima dell’inizio del 2025. 

Per quanto riguarda il bilancio di previsione per il 2024 i dati certificano uno squilibrio del piano sanitario simile al 2023 con una previsione di disavanzo stimabile in 1 milione e 700 mila euro.    

*Gian Paolo Girelli, fiduciario FVG e delegato nazionale Casagit Salute