L’INCONTRO “TUTTA COLPA DI GORBACIOV” CON PIERLUIGI FRANCO

Due anni fa moriva Michail Sergeevič Gorbačëv, uno dei protagonisti più significativi del XX secolo e senz’altro il più importante della storia della seconda metà del Novecento. Nonostante ciò, le convenienze politiche hanno fatto calare una cortina di silenzio su questo personaggio di cui non si parla più. Sembra essere scattata una sorta di censura su ciò che Gorbačëv ha rappresentato, nel bene e nel male, per la storia contemporanea. Pare quasi che si abbia paura di analizzare l’humus politico che, sia pure involontariamente, ha causato la fine degli equilibri mondiali.

Oggi si parla tanto di Vladimir Putin e della sua Russia, ma difficilmente si parla di quello che è stato il periodo di incubazione di questa Russia frutto inevitabile di quanto accaduto negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta. Infatti non si può negare che Putin sia in qualche modo un prodotto della politica di Gorbačëv e che la stessa Ucraina sia nata come Stato indipendente il 1° dicembre 1991, quando Gorbačëv era ancora Presidente dell’Urss, con la disgregazione dell’antico impero russo-sovietico che si è dimostrata il vero danno per il mondo, come Margaret Thatcher e George H. W. Bush avevano temuto. Un danno di cui anche l’Occidente sta pagando le pesanti conseguenze e continuerà a pagarle.

L’occasione per riprendere l’analisi su Gorbačëv e sulla sua politica sarà l’incontro del 17 settembre a Trieste, alle ore 18.00 presso la libreria UBIK (Galleria del Tergesteo, Piazza della Borsa), con Pierluigi Franco, autore del libro “Gorbačëv il furbo ingenuo” (Ed. Rubbettino), Walter Skerk, giornalista Rai responsabile della trasmissione EstOvest, e Marco Bresciani, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze.