GiULiA SI PRESENTA A TRIESTE, PRIMA TAPPA DI UN PERCORSO REGIONALE*

GiULiA SI PRESENTA A TRIESTE, PRIMA TAPPA DI UN PERCORSO REGIONALE*

Never Again: visto il successo ottenuto già con più di 1000 richieste, sono state prorogate fino alle 18:00 del 30 novembre 2021 le iscrizioni al corso di formazione specialistico sul fenomeno della vittimizzazione secondaria nel contesto della violenza contro le donne, rivolto a forze dell’ordine, avvocate, magistrate e giornaliste (leggi qui per avere maggiori informazioni).  

Presente nel gruppo di esperte e all’interno dello Steering Committee, GiULiA Giornaliste ha colto l’occasione dell’annuncio per presentarsi formalmente a Trieste il 16 novembre scorso. La conferenza si è svolta presso il Centro Antiviolenza Goap, prima tappa di una serie di incontri che si prevedono in altri luoghi del Friuli Venezia Giulia alla presenza, oltre ai giornalisti e alle giornaliste intervenute, Francesca Maur e Maria Ferrara, rispettivamente presidente e vice presidente del Goap, insieme a Tatjana Tomicic, operatrice e fondatrice della struttura.  

Dall’incontro è emersa l’importanza di una formazione permanente per chi è impegnato a vario titolo nei casi di violenza di genere, necessaria a mantenere alto il livello di attenzione per evitare che la complessità presente in ogni singolo intervento porti a sottostimare i tanti pericoli ai quali tanto la donna quanto i minori possano essere esposti.  

Ecco quindi l’importanza decisiva, a volte vitale, di una corretta valutazione del rischio, da effettuare il prima possibile, associata a un concreto e competente supporto di rete tra tutti gli operatori coinvolti per sostenere adeguatamente le vittime lungo tutto il percorso.    

Fabiana Martini, GiULiA triestina, ha rimarcato la responsabilità del mondo della stampa nel raccontare gli episodi di violenza con la massima attenzione, onde evitare innanzitutto la vittimizzazione secondaria. “Oltre a ciò – ha sottolineato – è fondamentale ricordare che è anche attraverso un linguaggio rispettoso e libero da stereotipi che si può contribuire a sconfiggere il sistema di pregiudizi di genere di cui la nostra cultura continua a essere prigioniera.”      

“Grande responsabilità – conclude la giornalista Fabiana Martini – spetta al mondo della stampa, che deve saper narrare queste storie senza ledere la dignità di chi ha sperimentato soprusi, o peggio giustificarli. Anche di questo si occupa GiULiA (Giornaliste Unite, Libere, Autonome), un’associazione nata nel 2011 che riunisce colleghe professioniste e pubbliciste e vuole modificare lo squilibrio informativo sulle donne utilizzando un linguaggio privo di stereotipi.”  

* Paola Pini  

Riferimenti: www.vittimizzazionesecondaria.it

https://www.vittimizzazionesecondaria.it/bando/

info@vittimizzazionesecondaria.it