IL PREMIO GIORNALISTICO ALMERIGO GRILZ

Sono stati presentati nel Palazzo della Regione gli appuntamenti del Premio giornalistico Almerigo Grilz (in calce la locandina). Giovedì 9 maggio, nell’atrio della Camera di Commercio di Trieste in Piazza della Borsa, verrà inaugurata la mostra “Gli occhi della guerra” mentre il giorno successivo, venerdì 10 maggio, sempre alla Camera di Commercio, si terrà il corso di formazione riservato ai giornalisti “Il reportage di guerra dal campo alla messa in onda” con Fausto Biloslavo, Gian Micalessin e Mauro Mazza. Lo stesso 10 maggio alle 18.30, al Ridotto del Teatro Verdi, è in programma il talk show “Il mondo in guerra fra informazione e disinformazione” con Toni Capuozzo, Fausto Biloslavo, Gian Micalessin, Gabriele Micalizzi e, in collegamento, Peter Gomez e Francesco Semprini.

Al Circolo della Stampa di Trieste, intanto, è stato presentato un appello, rilanciato anche dall’Assostampa FVG, “Trieste democratica e antifascista dice NO al premio giornalistico intitolato ad Almerigo Grilz” (leggilo qui).

Riguardo a tali posizioni, il presidente dell’OdG FVG, Cristiano Degano, ricorda quanto detto ancora nel 2017 in Consiglio comunale, in occasione del trentennale della morte di Grilz, e ripetuto esattamente un anno fa, alla presentazione del Premio, in merito alle polemiche che ci hanno purtroppo accompagnato per troppi anni sulla memoria dei giornalisti triestini caduti in guerra. Quella di Grilz, rispetto ai colleghi morti a Mostar e Mogadiscio, è una storia molto diversa ma è giusto che l’Ordine ricordi tutti i giornalisti morti “sul campo”. È quanto Degano ha scritto nei giorni scorsi anche al dott. Brovedani, presidente della sezione CGIL dell’ANPI di Trieste, in risposta al suo appello. “Anch’io sono antifascista – ha ricordato Degano – e non ho mai condiviso le posizioni politiche di Grilz (tantomeno certi suoi atti o affermazioni) ma penso che dopo tanti anni, almeno su questa vicenda, è ora di guardare avanti” (leggi qui la risposta completa).

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