INPGI, DALLA TRANSIZIONE VERSO L'INPS LA GARANZIA DEI CONTRIBUTI VERSATI*

INPGI, DALLA TRANSIZIONE VERSO L’INPS LA GARANZIA DEI CONTRIBUTI VERSATI*

In queste settimane ho incontrato e parlato con molte colleghe e colleghi. Ringrazio le redazioni del Messaggero Veneto e della Rai regionale, per aver organizzato due appuntamenti di aggiornamento sulla fase di transizione previdenziale che stiamo vivendo. Sono stati dei momenti molto utili per me e nei quali, grazie alle domande poste, ho avuto modo di capire quanto sia necessario informare sui cambiamenti in atto. La transizione verso l’Inps ci ha dato la serenità di veder garantiti i contributi da noi versati. La privatizzazione dell’Istituto di via Nizza aveva comportato una riduzione della tutela dello Stato in caso di insolvenza, con la garanzia della sola pensione sociale minima. Questo rischio, grazie alla legge di Bilancio 2021, non esiste più. Inoltre, rimane autonoma la gestione separata che ormai si chiama Inpgi. E su questo farò un passaggio più sotto.

Per comprendere nel dettaglio cosa è successo e perché è stata individuata questa soluzione piuttosto che l’allargamento della platea, vi rimando alla webinar organizzata a inizio febbraio dai Consulenti del lavoro bit.ly/3tu7ZJg. Se da un lato la crisi del settore dell’informazione – è stato stimato dall’Inps – avrebbe portato all’erosione del patrimonio dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani entro il 2027, alcuni dirigenti dell’Istituto nazionale di previdenza sociale hanno rilevato sia che gli interventi fatti dall’Inpgi per riportare in rotta i conti sono stati tardivi, sia che l’allargamento forzato della platea contributiva oltre a non essere sufficiente a garantire stabilità a lungo termine, avrebbe creato il primo caso di trasferimento di persone da una gestione previdenziale ad un’altra con l’intento di coprirne il deficit di bilancio.

Dal 1 primo luglio 2022, quindi, i giornalisti professionisti, praticanti e pubblicisti con lavoro subordinato saranno iscritti all’Inps, rimanendo inalterate le quote pensione e le anzianità contributive maturale al 30 giugno 2022. Nelle prossime settimane confido di avere maggiori informazioni da parte dell’Inpgi, per poter quindi rispondere alle domande e ai dubbi di tutti noi. Fino al 31 dicembre 2023 i trattamenti di disoccupazione e cassa integrazione guadagni seguiranno le regole in vigore all’Inpgi al 31 dicembre 2021.

Prima di darvi appuntamento alle prossime settimane per le indicazioni che arriveranno da Roma, consentitemi un breve passaggio sul futuro Inpgi dei giornalisti autonomi. Al momento a rappresentare i 45.791 iscritti ci sono 5 rappresentanti eletti su scala nazionale. Nella proposta di riforma dello Statuto fatta nei giorni scorsi nella commissione dedicata, la presidente Marina Macelloni ha illustrato una revisione che prevede un Consiglio generale di 46 componenti (ora a rappresentare gli iscritti di Inpgi 1 e Inpgi 2 siamo in 62) e un Consiglio di amministrazione di 5 membri (ora sono dieci, senza contare i rappresentanti dei ministeri e della Fieg). Numeri sui quali ci sarà da discutere, come potete immaginare. Segnalo sul tema l’esistenza di un gruppo di giornalisti lavoratori autonomi, che nelle passate settimane ha lanciato un appello chiedendo “una gestione agile e sobria, puntando sull’efficienza e senza sovradimensionamenti dell’ente”. Ritornerò sull’argomento nelle prossime settimane, auspicando che anche i promotori dell’appello avranno qualcosa da dire in merito alla proposta di riforma. Grazie per l’attenzione. 

*Andrea Bulgarelli, consigliere generale Inpgi per il Friuli Venezia Giulia