MOSTAR TRENT'ANNI DOPO

MOSTAR TRENT’ANNI DOPO

“Sono passati esattamente 30 anni da quel tragico 28 gennaio 1994 ma penso che molti in questo teatro si ricordano perfettamente dov’erano e cosa stavano facendo quando furono raggiunti da quella terribile notizia, così come avviene per gli eventi che ci segnano in qualche modo la vita”. Così il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Cristiano Degano, ha aperto domenica scorsa l’incontro al Teatro Miela di Trieste con il quale la Fondazione che porta i loro nomi ha voluto ricordare Marco Luchetta, Alessandro Sasha Ota e Dario D’Angelo nel trentennale della loro scomparsa a Mostar, mentre stavano realizzando un servizio per il Tg1 sui bambini vittime della guerra. Immagini e testimonianze tratte dal documentario “Mostar trent’anni e oltre”, realizzato dalla sede regionale della Rai, si sono alternate agli interventi dal vivo di colleghi e amici, fra i quali Giovanna Botteri, in collegamento video da Parigi. Presenti, tra gli altri, i presidenti nazionali di Ordine dei giornalisti e FNSI, Carlo Bartoli e Vittorio di Trapani, mentre la presidente della Rai, Marinella Soldi, ha inviato un videomessaggio.

Martedì 30 gennaio si è svolta invece la cerimonia di commemorazione a Mostar, nel cortile dove i tre inviati della Rai persero la vita. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, riunito a Roma, ha interrotto i propri lavori per collegarsi con la città bosniaca dove Andrea Luchetta, a sua volta oggi inviato per il Tg1 sui fronti di guerra, ha ricordato la figura del padre e l’importanza di testimoniare sul campo le tragedie dei conflitti, trent’anni fa nell’ex Jugoslavia oggi in Ucraina e a Gaza (leggi tutto).

Rivedi qui il documentario “Mostar trent’anni e oltre” e qui lo speciale di Est Ovest realizzato dalla TGR FVG.