RINVIATE LE ELEZIONI PREVISTE AD APRILE

RINVIATE LE ELEZIONI PREVISTE AD APRILE

Il coronavirus continua a condizionare anche le nostre scadenze elettorali. Il Consiglio nazionale e i Consigli regionali erano in scadenza ancora nell’ottobre scorso. Il voto è poi slittato a novembre per la mancata convocazione delle assemblee elettorali in due regioni (Lombardia e Campania) motivata, almeno formalmente, dalla pandemia. Ai primi di novembre è stata però varata dal Governo la norma, contenuta nel cosiddetto Decreto Ristori, che prorogava di 90 giorni tutti gli organismi degli Ordini professionali in scadenza allo scopo di poter allestire il voto telematico. Il Cnog si è subito attivato predisponendo il nuovo Regolamento per il voto elettronico entro i termini indicati dal Decreto. A quel punto si è posto il problema della gara, essendo l’OdG un ente pubblico, con cui individuare il soggetto che dovrà predisporre la piattaforma elettronica per il voto telematico. Non potendolo fare in prima persona, il Cnog si è rivolto quindi a Casagit Servizi, per predisporre il capitolato, e a Invitalia per le procedure di appalto. Quest’ultima ha rappresentato una tempistica non compatibile con i termini indicati dal Decreto per andare al voto. Proprio per rispettare i termini di legge, il presidente Verna ha quindi convocato elezioni “in presenza” per l’11, 18 e 25 aprile, chiedendo nel contempo al Ministero della Giustizia un nuovo decreto di proroga per avere il tempo di allestire la piattaforma elettronica e poter quindi votare anche in modalità telematica. Tale Decreto dovrebbe essere approvato mercoledì 31 marzo. Nell’attesa, il presidente Verna, considerata anche la situazione della pandemia in tutte le regioni, ha comunque ritirato la determina che aveva fissato il voto in aprile.