UCSI, A TRIESTE IL POSITION PAPER SULLE 5M DEL GIORNALISMO*

Parlando di democrazia, anzi del cuore della democrazia, nelle 50esime “Settimane sociali dei cattolici in Italia”, tenutesi a Trieste dal 3 al 7 luglio, non potevano mancare degli appuntamenti dedicati all’informazione, un settore che si sta rapidamente trasformando in seguito all’avvento delle nuove tecnologie. L’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) ha promosso per la prima volta nell’ambito delle “Settimane” un evento, inserito nel programma di formazione, su “Giornalisti sentinelle dello stato di salute di una democrazia. Oltre le 5W, 5M per un giornalismo responsabile” (foto di Ivan Bianchi). È stata l’occasione per presentare il volume elaborato dai giovani della scuola di giornalismo Ucsi di Assisi sulle 5M che rovesciano il tradizionale paradigma delle 5W aggiungendo le 5M di more (di più). Più fonti, più domande, più tempo, più tutele, diritti, umanità. “Il giornalismo è sempre stato considerato il cane da guardia della democrazia – ha detto aprendo i lavori il presidente nazionale dell’UCSI, Vincenzo Varagona – dobbiamo evitare che si trasformi, come sta avvenendo in alcuni casi, in un cane da compagnia”. 

Di grande interesse anche la tavola rotonda su “Democrazia digitale: comunicare e informare ai tempi dell’intelligenza artificiale” con l’intervento, fra gli altri, di Padre Paolo Benanti, la maggiore autorità oggi in Italia in tema di AI.

*Cristiano Degano, presidente Ordine dei giornalisti FVG

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