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APPROVATA LA PROPOSTA DI RIFORMA PER L'ACCESSO ALLA PROFESSIONE*


Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha approvato in via definitiva la proposta di riforma per l’accesso alla professione (in allegato il testo) che verrà ora trasmessa al Parlamento con l’auspicio che venga tradotta quanto prima in legge. Le principali novità sono rappresentate dalla previsione di una laurea per iscriversi all’albo, sia per i pubblicisti che per i professionisti. Per questi ultimi anzi si prevede in prospettiva l’accesso all’esame di stato solo attraverso una specifico percorso accademico di cinque anni. 
Sempre per i professionisti verrebbe inoltre meno il vincolo dell’esclusività sostituito dal concetto di prevalenza del lavoro giornalistico. Si ripropone poi il cosiddetto “foglio rosa” per gli aspiranti pubblicisti che sarebbero così tenuti a svolgere una formazione deontologica anche prima dell'iscrizione all’albo. 
Più di qualcuno, anche fra i consiglieri nazionali, ha espresso delle perplessità sulla necessità della laurea anche per i pubblicisti. È stato comunque ricordato che la richiesta della laurea per l’iscrizione all’albo era prevista già nella proposta di riforma della nostra legge istitutiva approvata dal Cnog nel 2018. Sia allora che oggi tale vincolo è stato infatti ritenuto opportuno per qualificare maggiormente la nostra professione e parificarci agli altri Ordini professionali che richiedono tutti una laurea per potersi iscrivere.
Il voto finale sulla proposta di riforma è stato comunque pressoché unanime (con una sola astensione). Un risultato per nulla scontato che non si era mai verificato nei precedenti tentativi di riformare la legge 69 del 1963. Speriamo sia un buon viatico per il percorso parlamentare e che questa possa essere la volta buona per cambiare finalmente una legge vecchia di sessant’anni.

*Cristiano Degano, presidente Ordine dei giornalisti FVG 
PROPOSTA RIFORMA PROFESSIONE